Il tema principale della conferenza è stato incentrato su come le nostre azioni vengono dettate dalla nostra mente inconscia dov’è presente la maggior parte delle nostre decisioni. Ancora prima del movimento del pensiero, nell’inconscio esiste già l’informazione che contiene, se riusciamo o non riusciamo a fare qualcosa. Questa informazione si manifesta nella realtà, anticipando persino il pensiero. Per tali ragioni è estremamente necessario deprogrammare tutte le decisioni condizionanti e distruttive che sono innescate nell’inconscio. Siamo condizionati per le associazioni emozionali nel nostro passato. Per vivere una vita straordinaria occorre pensare in modo straordinario.
Quindi, è importante per noi conoscere la nostra mente, essa è un luogo, ed essendo un luogo va guardata con oggettività, ed è fondamentale essere amici della propria mente e di se stessi. La mente è come un bambino; se siamo troppo duri e severi con lui ci ascolterà? No. Se siamo troppo amichevoli, ci rispetterà? Nemmeno. Ecco perché occorre osservare la mente e non giudicarla.
Vogliamo sempre essere amichevoli con gli altri, ma siamo amici della nostra mente?
Ricordiamoci sempre che siamo noi che dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare e una volta che cambiamo il nostro modo di pensare avverrà un grande cambiamento. Se vogliamo migliorare dobbiamo inevitabilmente cambiare qualcosa in ciò che facciamo ed in come lo facciamo. La mente è come un transistor e a seconda del modo in cui ci sintonizziamo, questa riceve un certo segnale.
Per la “legge di risonanza” noi non attiviamo ciò che vogliamo o desideriamo, ma ciò che siamo. La realtà è uno specchio che ci informa cosa dobbiamo cambiare.
La nostra mentalità e i nostri schemi emozionali sono i nostri strumenti creativi, essi creano gli elementi necessari per i beni, gli eventi e le circostanze del futuro. Questi strumenti creativi operano nella nostra vita, sia che lo vogliamo che non lo vogliamo.