Come affermava Napoleone Bonaparte “Non ci sono cattivi regimenti, solo cattivi comandanti”. Il leader non è dunque un grande uomo, ma l’uomo giusto, qualcuno che è appassionato dell’essere umano, colui che lavora per sviluppare prima di tutto le Persone e solo dopo i processi, gli strumenti, le cose.
La resilienza è un’importante risorsa psicologica, una competenza che da recente viene considerata cruciale come fattore protettivo perché consente all’individuo di muoversi agevolmente attraverso le avversità.
I cambiamenti non vengono allontanati, ma affrontati come occasioni di miglioramento, come momento per scoprire nuove risorse nell’ambiente e nuove vie da percorrere.
La leadership resiliente in ambito aziendale diventa preziosa. Il leader è colui che conduce e prende decisioni difficili per incrementare la produttività e il benessere aziendale.
Una leadership resiliente diventa uno stile che non porta a uno scontro con le avversità, ma le incorpora nella vita aziendale quotidiana.
In questi momenti di crisi, essa consentirebbe di vedere nell’incertezza una opportunità e non un modo di inquietudine e sfiducia verso il futuro.